La radioscopia è una tecnica non distruttiva ampiamente utilizzata nell’industria per rilevare difetti interni o anomalie nei materiali. Una tecnica con cui, grazie all’utilizzo di radiazioni ionizzanti, come raggi X o raggi gamma, riesce a penetrare attraverso il materiale in esame e creare un’immagine che rivela eventuali difetti o discontinuità.
La radioscopia industriale offre numerosi vantaggi, tra cui la capacità di ispezionare materiali di varie dimensioni e forme senza danneggiarli e la capacità di rilevare difetti interni che potrebbero non essere visibili dall’esterno.
Questa breve guida fornirà una panoramica della radioscopia industriale, inclusi i principi di base, le apparecchiature utilizzate, le applicazioni comuni e le migliori pratiche per condurre ispezioni efficaci e sicure.
COSA CONSENTE DI FARE LA RADIOSCOPIA INDUSTRIALE?
- Permette di capire come è fatto un oggetto, sia internamente che esternamente, senza necessità di distruggerlo.
- A differenza della radiografia (che presuppone uno sviluppo delle lastre) la radioscopia permette di visualizzare in tempo reale l’oggetto e di acquisire le immagini in 2D.
- Può essere utilizzata, come spesso accade, per il controllo di giunti saldati.
- È un’analisi utile alla ricerca di eventuali inclusioni, porosità o cavità all’interno di oggetti quali ad esempio le fusioni.
- Consente di ispezionare elementi critici senza doverli distruggere.
- Rende possibile effettuare misurazioni online ed offline di eventuali difetti all’interno del componente.
COME SI EFFETTUA UNA RADIOSCOPIA INDUSTRIALE?
- La radioscopia è effettuata mediante una cabina radiografica, ovvero una cella con pareti in piombo al cui interno sono presenti: la sorgente (che emette i raggi x), il pannello (che assorbe i raggi che attraversano il pezzo e li tramuta in immagine) e la tavola portapezzo con connesso sistema di movimentazione.
- La sorgente emette raggi X che, incontrando diversi spessori o densità di cui è composto l’oggetto, passano in misura diversa.
- A seconda della quantità di radiazione passante il pannello converte questo valore in corrente che poi viene ulteriormente convertita in valori di grigio assunti dai pixel (risoluzione di 16 bit= 2^16 valori di grigio).
- A differenza della tridimensionalità che si ottiene con la tomografia, con la radioscopia l’oggetto viene schiacciato sul pannello lungo la direzione di propagazione dei raggi.